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Lo Stress Cronico

Gli ultimi studi psicofisiologici hanno evidenziato come sia possibile passare da uno stress di tipo acuto, per il quale l'organismo si mette in condizioni di reagire ad eventi esterni che devono essere affrontati e risolti, ad uno di tipo cronico, in cui cioè lo stress permane al di là delle reali esigenze esterne facendo restare il corpo in "configurazione emergenza", una modalità assai dispendiosa e logorante che produce effetti estremamente dannosi di squilibrio dei funzionamenti normalmente fisiologici dell’organismo.

In altre parole, è a livello di cronicizzazione che lo stress diventa altamente dannoso, costringendo l’organismo in una situazione di costante tensione, di allarme, anche quando non sarebbe necessario, prosciugandone così le energie. 



La Kinesiologia risulta molto efficace contro lo stress, ma prima di concentrarci su questo, vediamo più in dettaglio il problema:

Lo stress cronico può portare a diversi sintomi (non per forza tutti, perchè non siamo tutti uguali): senso d'allarme, insonnia, ansia, attacchi di panico, difficoltà di concentrazione e di decisione, pensieri ripetitivi, irritabilità, colon irritabile, sovraccarico renale e a seguire tutte le problematiche correlabili questi ultimi due fattori. La disbiosi intestinale cronica è un malessere assai diffuso (tanto quanto lo stress) ma che viene sottovalutato: può portare a malassorbimento dei cibi, intolleranze alimentari, intossicazioni, dermatiti,
alterazione del sistema immunitario e della produzione della Serotonina, il neurotrasmettitore che regola l'umore ma anche la tensione muscolare ed il ritmo sonno veglia.

La fibromialgia, ad esempio, sembrerebbe essere proprio il risultato di uno stress cronico: il perenne stato d'allarme interiore dell' individuo innesca il disturbo.
Il malfunzionamento presente nelle reti neurali cerebrali dei fibromialgici, che causa ipertono muscolare costante e conseguente dolore, oggi è visualizzabile in discreta parte e mostra qualcosa di  simile proprio a quello che si riscontra nella reazione da stress cronico.

Il classico caso di stress cronico è quello di chi permane a lavorare in un ambiente dove subisce mobbing o comunque è sottoposto a ritmi accellerati e a pressanti richieste di produttività.
Si tratta dunque di persone che non riescono ad estraniarsi da situazioni cariche di sofferenza e che non hanno la forza di abbandonare o, meglio, modificare uno stile di vita nel quale da tempo, si sentono estranei e non si riconoscono più. Tuttavia questa situazione stressante può essere causata anche da fattori meno scontati della classica casistica dello stress da lavoro, ad esempio potrebbe trattarsi di invischiamento affettivo, sensi di colpa, eccesso di senso di responsabilità e dell'onore. Lo stress potrebbe dipendere da un comportamento del quale il soggetto non si rende nemmeno conto, come il fatto di essere eccessivamente dipendenti dagli altri, cioè vivere in funzione degli altri (dipendenza e simbiosi) in continua ricerca di conferme provenienti dall’esterno. Questi atteggiamenti spesso inconsci sono un'enorme fonte di stress continuativo e il fatto che siano inconsci rende difficile per la persona rendersene conto per poterli correggere, anche perchè raramente i medici ai quali ci si rivolge per i sintomi causati dallo stress cronico hanno un approccio sufficientemente olistico da indirizzare il loro paziente ad uno psicologo o altra figura in grado di portare la persona a fare seria introspezione.

Oppure lo stress si può cronicizzare anche a seguito di un episodio di stress acuto isolato ma che lascia un trauma irrisolto, una sorta di strascico. Ad esempio un incidente, un intervento, una malattia che ha fatto rischiare la vita, aver subito un sopruso (rapina, violenza sessuale, episodio di bullismo), la malattia o la morte di un congiunto. Questi traumi  si "fissiano", trasformandosi in stress cronico, che perdura cioè anche dopo che la situazione in realtà non è più presente. Capita a chi fa un incidente di fare fatica a tornare a guidare e comunque di non riuscire più a farlo serenamente, oppure dopo una malattia grave vissuta in prima
persona o da un proprio caro, di sviluppare la paura di ammalarsi, oppure per chi ha subito violenza, l'incapacità a tornare a lasciarsi andare e fidarsi del prossimo: la paura è lo stato d'animo che per antonomasia fa scattare il meccanismo di allerta, ossia lo stress.


Come uscirne? Vediamo assieme nel seguente articolo: come la Kinesiologia permette di risolvere lo stress cronico e/o i traumi irrisolti.