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Il sostegno delle Discipline Bio-Naturali nel disturbo da attacco di panico

Il coraggio più grande è essere se stessi (J.L. Spalding)

Che cos’è l’ attacco di panico?

Il disturbo da attacco di panico (DAP) è un disagio molto diffuso al giorno d'oggi. 


E' caratterizzato dal sopraggiungere repentino di alcuni sintomi tra cui: tachicardia, palpitazioni, oppressione al petto e senso di soffocamento, talvolta svenimento, giramenti di testa, nausea, vomito, crampi gastrointestinali, blocco all’azione (“sento che le forze mi abbandonano” o "mi sento in trappola"), sudorazione improvvisa, formicolio degli arti...
Fondamentalmente si può dire che quasi sempre la persona sperimenta un grande stato di angoscia e terrore, un disagio intollerabile che gli fa temere di morire di infarto o di impazzire, a causa della sensazione di perdita di controllo.

Spesso prima che sopraggiunga un attacco di panico vero e proprio il soggetto percepisce un'ansia crescente, respiro affannoso e senso di calustrofobia e chi ha già sperimentato l'attacco di panico, al sopraggiungere di questi sintomi preliminari si allarma, si affanna per cercare di arrestare il processo, con il risultato che peggiora ancora di più le cose. Con il tempo il soggetto sviluppa un’ansia anticipatoria che limita in maniera crescente ogni iniziativa, nell’attesa preoccupata e angosciante che l’attacco si ripresenti, il che costituisce una forma di stress cronico molto logorante e uno smantellamento graduale della sicurezza di se.

A volte la crisi di panico si verifica in conseguenza a qualcosa di cui la persona ha paura (trovarsi in mezzo alla folla o in ambiente chiuso o dover guidare da solo in un percorso non abituale) altre volte capita apparentemente senza un motivo e questa imprevedibilità o comunque l'impossibilità di vivere situazioni di vita comune come fare la spesa in un centro commerciale o prendere la metropolitana etc. porta a condizionare anche pesantemente l’esistenza di chi ne soffre. 


Come le  Discipline Bio-Naturali possono aiutare le persone che soffrono di crisi di panico

le  Discipline Bio-Naturali sono tecniche che si affiancano (ma non si sosrtituiscono) al percorso di cura necessario per questa patologia. Consentono di agire:
  •  sia sul piano sintomatico, fornendo alla persona strumenti per affrontare le crisi diminuendo così la necessità del ricorso al farmaco calmante (sotto supervisione del medico) e riducendo l'ansia anticipatoria, 
  • sia su un piano più profondo, quello che causa la crisi di panico.
Dal punto di vista psicosomatico infatti, il disturbo da attacco di panico riguarda molto spesso quel tipo di persona che per vari motivi vive una vita non conforme ai propri desideri, che non esprime il suo Io, la sua vera natura e i suoi pensieri e aspirazioni. Una persona cioè che si auto-confina in una rassicurante gabbia dorata, che da un lato "mette al sicuro" da ciò che teme ma che dall'altro lato però non permette l'espressione e l'evoluzione del proprio essere, il quale si ribella con sfoghi di energia repressa improvvisi, ai quali il soggetto risponde con una reazione di terrore.

I motivi per i quali una persona si ritrova ad auto-confinarsi in una gabbia variano da caso a caso. Spesso è dovuto al bisogno di conformarsi al gruppo, cioè per il timore che, se si fosse veramente se stessi, non si verrebbe accettati dal sistema sociale di appartenenza. Oppure può trattarsi di una mancanza di stima in se stessi che porta ad essere convinti che permettersi di tentare di realizzare un progetto di vita porterebbe a fallire e perdere tutto. O ancora può trattarsi della paura che se non si sta nel ruolo sociale assegnato (tipicamente dalla propria famiglia) un proprio caro soffrirà o andrà a cacciarsi nei guai.
Quale che sia il motivo, il panico che si percepisce durante la crisi è dovuto al fatto che il soggetto considera intimamente inammissibile che quegli aspetti di se (bisogno di essere se stessi, desiderio di realizzarsi...etc.) si permettano di ribellarsi e tentino così violentemente di esternarsi. Inconsciamente la persona è convinta che se lo permettesse succederebbe il disastro che sta cercando di evitare (perdita dell'appartenenza al gruppo o altri esempi visti sopra). La persona oramai è così abituata a controllarsi e auto-limitarsi che si identifica con come tutti sono abituati a vederlo e non si ricorda più chi sarebbe veramente, anzi diffida da qualsiasi pulsione o slancio che non sia consueto.
Il mio lavoro consiste nel far consapevolizzare questo meccanismo. Faccio questo con modalità diverse da quelle della psicologia fornendo così un'integrazione ad essa ede mai una sostituzione (infatti per mia correttezza professionale, accetto solo clienti che si stanno facendo seguire anche da una figura medica). Al lato pratico ad esempio utilizzo tecniche di visualizzazione o che fanno percepire le proprie emozioni e sensazioni a livello corporeo, cosa importante dato che chi soffre di crisi di panico tende a non ascoltare il suo corpo. In questo modo il soggetto prende contatto con la natura del problema in prima persona e se ne rende conto in modo esperienziale, concreto e tangibile, dopodichè può decidere se continuare il percorso per cambiare la situazione o no.
I soggetti che soffrono di crisi di panico infatti non percepiscono questa ondata improvvisa di "rivolta all'oppressione" come un qualcosa di fisiologico e necessario per smettere di vivere in gabbia, bensì, lo ribadisco, sono terrorizzati dall'idea che questa rivolta interiore li porti a perdere il controllo e a far si che si verifichi ciò che più temono, ciò che cercano di evitare con il loro atteggiamento di vita controllato e auto-limitante. Per questo, quando percepiscono l'inquietudine crescente, quando l'ondata di energia repressa erutta improvvisamente come un vulcano, entrano subitamente in panico, confondendo, a livello conscio, l'impeto ad auto-liberarsi con il panico stesso.
In altre parole la "crisi di panico" in realtà andrebbe chiamata "anima che grida di essere liberata" e il panico ne è un effetto collaterale.
Attraverso questo percorso in cui utilizzo tecniche di Kinesiologia Specializzata, Craniosacrale Biodinamico e nel quale mi avvalgo dei rimedi floreali come i Fiori di Bach, Australiani e Californiani (vedi qui alcuni che possono essere utili nel caso di crisi di panico), la persona arriva a rendersi conto da sola di qual'è il motivo per il
quale si sforza così tanto di reprimere se stessa e a questo punto può decidere se vuole cominciare finalmente a darsi gradualmente il permesso di fare/dire/andare come profondamente desidera.
Anche in questa fase di auto-liberazione, il supporto delle Discipline Bio-Naturali è prezioso, perchè intraprendere un percorso simile richiede enorme coraggio e le tecniche Bio-Naturali sostengono in modo tangibile infondendo calma e coraggio. Gradualmente la persona potrà rendersi conto che nonostante si dia il permesso di essere, non accade quello che così tanto temeva e, parallelamente, dato che le energia finalmente vengono convogliate nella direzione giusta sempre meno esploderà sotto forma di crisi di panico.

Commenti dei miei clienti che hanno letto questo articolo:

"Ho letto solo ora il tuo articolo, e devo dire che lo trovo preciso al 100%, soprattutto nella descrizione delle cause – sensazioni. Spero di cuore che chi ha questa tipologia di problema, legga l’articolo e ti contatti."


Se vuoi un supporto per liberarti delle paure che ti vincolano, contattami per una consulenza personalizzata: sara.vallenari@gmail.com tel 347.98.07.391

NOTA BENE: Presso Studio Artemide di Sara Vallenari si eseguono attività rientranti esclusivamente nel campo delle discipline bio-naturali per il benessere psico-fisico (come da Legge Regione Lombardia n°2/2005). Ne consegue che tali attività esulano dal campo medico e sanitario, non costituendo dunque terapia ne cura ne consulenza psicologica/psichiatrica. Pertanto i trattamenti bio-naturali di riequilibrio non sono assolutamente da considerarsi come sostitutivi a prescrizioni e cure mediche. Le indagini svolte mediante i metodi bio-naturali sono di natura “energetica” e non diagnosi cliniche e quindi non possono garantire la presenza di una patologia ne al contrario possono escluderla. Il termine "cura" laddove utilizzato su questo sito, è da intendersi come il "prendersi cura del benessere del cliente" e non come cura medica.